Bronchiectasie: diagnosi e prevenzione

 

BRONCHIECTASIE: COME SI FORMULA LA DIAGNOSI?

Il sospetto diagnostico di bronchiectasie si basa, innanzitutto, sui sintomi descritti dal paziente (attuali o passati) o sulla presenza di una condizione determinante.
Successivamente vengono effettuati una serie di esami per identificare e confermare la diagnosi di bronchiectasie e stabilire l'entità e la gravità della malattia. Tra questi, la tomografia computerizzata (TC), eseguita senza mezzo di contrasto, è sicuramente l'indagine più accurata. Infatti le radiografie del torace possono spesso individuare le alterazioni causate dalla bronchiectasia ma, in alcuni casi, risultano invece normali.

Esami complementari sono il colturale sull’espettorato, per verificare il tipo di batteri presenti, e le prove di funzionalità respiratoria. Queste ultime non diagnosticano le bronchiectasie, ma sono utili ai fini della determinazione della gravità della malattia e per il monitoraggio della sua progressione nel tempo.

La broncoscopia può essere utile nelle forme monolaterali, per escludere la presenza di tumori o corpi estranei, e nelle forme bilaterali, per rimuovere le secrezioni e analizzarne le caratteristiche (esami microbiologici e citologici).

Una volta diagnosticata la patologia, si effettuano esami alla ricerca di malattie che possono causare o contribuire al suo sviluppo. In caso di anamnesi familiare positiva possono essere necessari test genetici per la ricerca della fibrosi cistica.

 

BRONCHIECTASIE: COME PREVENIRLE?

L’identificazione e il trattamento precoci di condizioni che tendono a generare bronchiectasie possono facilitarne la prevenzione, ostacolando lo sviluppo, riducendo l’aggravamento e le complicanze, migliorando la gestione dei sintomi.

Il paziente può fare molto per ridurre i rischi di sviluppare la patologia, migliorando il proprio stile di vita.
E’ consigliabile, ad esempio, smettere di fumare,alimentarsi in modo sano, equilibrato e vario, ricorrere al vaccino antinfluenzale ogni anno e proteggersi con il vaccino antipneumococco. E ancora: bere almeno 1.5-2 l al giorno di acqua per mantenersi idratato, praticare regolarmente attività fisica, possibilmente in condizioni di scarso inquinamento aereo evitando l'inalazione di sostanze irritanti.

Vaccinazioni pediatriche contro pertosse e morbillo potrebbero offrire una protezione contro l'insorgere della malattia.


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