Russamento ed Apnee Notturne

 

 CD Servizi Medici
Centro per la Cura della Sindrome delle Apnee Notturne
Casa di Cura Paideia – Roma
Via Vincenzo Tiberio 46 – 335 5488207


       Contenuti

  1. Che cosè la Sindrome delle Apnee Notturne?
  2. Come la possiamo riconoscere?
  3. Con quali malattie può essere confusa?
  4. Quali patologie si associano frequentemente alla Sindrome delle Apnee Notturne?
  5. Quali sono le cause della Sindrome delle Apnee Notturne?
  6. Come si diagnostica la Sindrome delleApnee Notturne?
  7. Come si cura la Sindrome delle Apnee Notturne?

1. Che cos'è la Sindrome delle Apnee Notturne?

 

La Sindrome delle Apnee Notturne è un disturbo caratterizzato dalla interruzione del respiro durante il sonno, dovuta all’ostruzione/occlusione transitoria delle alte vie respiratorie. Si associa normalmente al russamento e spesso alla bronchite cronica ostruttiva.


2. Come la possiamo riconoscere?

 

Generalmente è riconosciuta da chi dorme con il paziente perché si accorge che, oltre al russamento, compaiono interruzioni del respiro di durata variabile.

Dobbiamo rivolgerci al medico quando:

- siamo dei forti russatori
- siamo in sovrappeso
- sappiamo di essere affetti da bronchite cronica
- ci svegliamo non riposati
- abbiamo sonnolenza diurna
- lamentiamo perdita della capacità di concentrazione
- lamentiamo perdita della libido o disfunzioni erettili


3. Con cosa può essere confusa la Sindrome delle Apnee Notturne?

 

  • Sindrome da stress
  • Depressione
  • Malattie metaboliche

4. Quali malattie si associano frequentemente alla Sindrome delle Apnee Notturne?

 

  • Bronchite cronica ostruttiva
  • Malattie o disturbi delle alte vie respiratorie come ipertrofia dei turbinati nasali
  • Obesità
  • Ipertensione arteriosa
  • Aritmie cardiache
  • Insonnia
  • Sonno “agitato"
  • Malattie metaboliche (diabete mellito)

5. Quali sono le cause della Sindrome delle Apnee Notturne?

 

La Sindrome delle Apnee Notturne è una sindrome complessa, che generalmente riconosce molteplici cause diversamente associate tra loro. Le principali sono rappresentate da:

- riduzione dell’attività del centro respiratorio e, conseguentemente, dei muscoli respiratori nel corso del sonno.
- riduzione del tono muscolare del faringe e del palato molle nelle fasi di sonno profondo
- aumento di volume dei turbinati nasali, delle tonsille e delle adenoidi
- alterazione della struttura della mandibola (retrognazia ovvero “mento sfuggente)

Le ripetute interruzioni del flusso respiratorio nel corso del sonno notturno determinano, fondamentalmente, diversi tipi di eventi. La perdita di ossigenazione (ipossia) causa, in misura variabile, i seguenti fenomeni:

1) stimolo alla produzione di eritropoietina da parte del rene con conseguente aumento dei globuli rossi, che incrementa la viscosità (densità) del sangue
2) aritmie cardiache
3) aumento della negatività della pressione all’interno del torace e conseguente produzione di ormone antidiuretico che causa accumulo di liquidi (edemi)
4) spasmo dei vasi cardiaci (coronarie) e cerebrali con conseguenti microlesioni da alterato afflusso di sangue
5) superficializzazione del sonno con frequenti risvegli notturni


6. Come si diagnostica la Sindrome delle Apnee Notturne?

 

- La diagnosi deriva innanzitutto dall’attento ascolto del paziente e dalla valutazione delle complicanze cardiache, metaboliche, cognitive e cerebrali.
- L’esame principale è rappresentato dalla polisonnografia che è un esame non invasivo che si effettua durante il riposo notturno in ambiente confortevole. L’apparecchiatura utilizzata è simile a quella dell’ ECG secondo Holter. La polisonnografia registra, mediante elettrodi applicati alla cute, i movimenti del torace, il flusso aereo alla bocca e al naso, l’ossigenazione, la frequenza e il ritmo cardiaco. In alcuni casi si associa la registrazione dell’elettroencefalogramma.


8. Come si cura la Sindrome delle Apnee Notturne?

 

L’obiettivo principale del trattamento è quello di ripristinare nel più breve tempo possibile il corretto flusso aereo nel corso del sonno. A questo scopo gli approcci terapeutici sono, fondamentalmente, di tre tipi:

  1. C-PAP: consiste nell’applicazione di una leggera pressione positiva continua alle vie aeree in modo tale da contrastare l’ostruzione meccanica. Questo si ottiene indossando una maschera facciale che eroga tale lieve pressione.
  2. Applicazione di apparecchi endorali (tipo bite) che, portando in avanti la mandibola, favoriscono il corretto flusso aereo
  3. Microchirurgia o chirurgia delle prime vie aeree.

**ATTENZIONE**:
Non esistono medicine per curare la Sindrome delle Apnee Notturne


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